Considerando l’ampia gamma di lavorazioni che richiede ogni esecutivo, si va dal biglietto da visita ad un colore alla personalizzazione di stazioni della metropolitana, prima ancora di entrare nei tecnicismi relativi alla realizzazione di ogni esecutivo occorre fermarsi e chiedersi:
• Che tipo di progetto deve essere portato in esecutivo?
• Qual è la tecnologia di stampa utilizzata? O sarà un progetto digitale?
• Quali sono le caratteristiche tecniche della tecnologia finale del progetto?
• Se sarà uno stampato, quale sarà il materiale su cui verrà realizzato?
• Ci sono particolari finiture da considerare?
Dopo essersi fatti un’idea chiara dell’ambito in cui verrà realizzato il progetto,occorrerà verificare i materiali forniti per la realizzazione dell’esecutivo, come ad esempio:
• Il materiale scaricato da portare in esecutivo coincide con quanto richiesto
nel brief del cliente?
• Le dimensioni del file ricevuto corrispondo a quelle segnalate nel Brief?
• Le fustelle ricevute sono corrette e chiare? Sono al 100%?
• Abbiamo tutte le indicazioni sui colori da utilizzare?
• Sono presenti tutte le immagini inserite nel layout?
• Sono presenti i Font utilizzati nel layout?
• Ci sono sfumature a cui prestare attenzione?
Questo lavoro preliminare permette di verificare e prepararsi ad ogni aspetto dell’esecutivo, affinché si possa procedere speditamente alla sua realizzazione.
STEP 1: RICONTROLLO GENERALE DELL’IMPOSTAZIONE DEL LAYOUT
Prima di procedere con l’esecutivo si consiglia sempre di verificare il lavoro
nel suo insieme, e procedere con:
• Dividere gli elementi in livelli ben definiti: immagini, testi, colori speciali,
fustelle;
• Ricontrollare le gabbie grafiche;
• Ricontrollare i pesi dei singoli elementi;
• Effettuare controllo ortografico e sillabazione dei testi;
• Verificare i tagli e le abbondanze delle immagini, dei fondi, dei tratti, ecc…
STEP 2: IMPOSTAZIONE “DOCUMENTO”
Iniziamo ad entrare nello specifico:
• Verificare i margini, che saranno definiti dalla gabbia o dalle pagine mastro;
• Se si tratta di esecutivi di stampa, verificare le abbondanze: impostandole a 3 mm, se invece si tratta di stampe in grande formato possiamo passare a 10 mm così da dare maggior agio al fornitore finale;
• Per gli esecutivi di stampa che presentano una fustella, fare particolare attenzione a rispettare le indicazioni di rispetto e la corretta impostazione di lettura della stessa.
STEP 3: CONTROLLO DEI COLORI
Iniziamo a fare pulizia:
• Eliminare dalla paletta colori tutti i campioni non utilizzati nel documento;
• Per gli esecutivi di stampa se non ci sono colori speciali o colori PANTONE tutto dovrà essere convertito in CMYK*, mantenendo il corrispondente nome campione con le percentuali di colore.
• Nel caso di presenza colori speciali o colori PANTONE impostare “Tipo di colore” in “Tinta Piatta”, mantenendo il nome del campione come da “Biblioteca campioni”. Se lavorate in Illustrator mettere sempre il segno di spunta sul “globale”.
• In Illustrator o in inDesign dentro a ‘Preferenze’ verificare le impostazioni del Nero come visualizzazione e come output per la stampa, dove quest’ultimo deve rimanere 100% di solo Nero, per non avere i testi in nero a quattro colori.
Nota bene:
K100 – per Testi, tracce e linee – in sovrastampa
C40M40Y40K100= nero ricco, per fondi o forme piene
Fate molta attenzione al colore “Registro” da utilizzare solo per tutto quello che andrà appunto nei segni di registro in stampa, come crocini o segni di taglio.
* Prestare la massima attenzione alla presenza di campioni con metodo colore RGB o tricromia perché verranno automaticamente convertiti in CMYK dai RIP di stampa, con risultati non sempre prevedibili.
STEP 4: CONTROLLO SOVRASTAMPE E FORATURE (PER STAMPA TRADIZIONALE)
Dopo aver controllato i colori, passiamo al controllo degli elementi che dovranno essere in sovrastampa o in foratura, per non avere sorprese a stampato finito:
• Testo nero pieno (K100) su fondi colorati, soprattutto per testi sottili in Sovrastampa
• Colori Pantone o Tinte Piatte – in Foratura
• Fustelle – in Sovrastampa
Consigliamo una ulteriore verifica da effettuarsi dopo l’esportazione del PDFdefinitivo, per mezzo della visualizzazione delle separazioni dei colori.
STEP 5: CONTROLLO TESTI
Anche se il testo ci è stato fornito dobbiamo:
• Effettuare ulteriore controllo ortografico;
• Effettuare la ricerca di doppi spazi;
• Controllare gli spazi tra i numeri, e nelle cifre che iniziano con 1 e poi 0.
Per esecutivi di stampa, controllare le dimensioni del testo, se inferiore ai 6 pt non è assicurata una buona resa, di conseguenza buona leggibilità, in questo caso far presente al cliente/account questa criticità. Se proprio bisognamantenere la dimensione che chiede il cliente, bisogna rinforzate il testo con un tratto di 0.3 pt in modo tale che in stampa, specialmente in offset, si possa garantire più leggibilità. ( 0,25 pt di solito viene considerata linea sottile, di conseguenza molti Rip la eliminano, quindi usare 0,3 pt al centro del tracciato del carattere (opzione che comunque è di default).
Sono le piccole attenzioni che rendono più soddisfatto il cliente.
STEP 6: CONTROLLO COLLEGAMENTI IMMAGINI
Tutte le immagini presenti in un documento devono essere collegate econtenute nella medesima cartella o pacchetto, questo per velocizzare i controlli successivi; in un esecutivo non è mai bello vedere immagini incorporate,è segno di poca cura del file definitivo.
• Controllare se ci sono immagini annidate in collegamenti esterni
• verificare la presenza di tutte le immagini nel pacchetto finale per la stampa
Con questo controllo avremo anche la possibilità di iniziare a verificare le singole immagini tramite le informazioni del collegamento presenti nel documento.
STEP 7: CONTROLLO DELLE SINGOLE IMMAGINI PER LA STAMPA
Per questo passaggio forse non basterebbe un libro, ogni professionista potrebbe scrivere un capitolo a riguardo della qualità dell’immagine.
Ci limiteremo ad EFFETTUARE i 3 controlli fondamentali: “metodo colore”,“dimensione immagine” e “salvataggio”.
• Per la stampa le immagini dovranno essere salvate sempre in CMYK (salvo richieste ben precise);
• Controllo la risoluzione:
• per la stampa tradizionale, rispettare lo standard di risoluzione di 300 dpi in scala 1:1;
• per la stampa digitale piccolo/medio formato, possiamo scendere a 150 dpi in scala 1:1;
• per la stampa digitale grande formato, richiedere informazioni e specifi- che al cliente;
• Le immagini non devono presentare profili incorporati nel salvataggio;
• Per la stampa, tutte le immagini devono essere ricampionate nelle dimensioni corrette, così da non avere blocchi in fase di preparazione CIANO o LASTRE;
• Per la stampa, tagliare le immagini a formato “box” così da non avere parti di immagine non contenute nel file, questo per contenere il “peso dell’esecutivo”;
• le immagini raster dovranno essere salvate in .tiff* senza la compressione .LWZ (visto l’uso più ampio che si fa dei livelli di photoshop, trasparenze ed effetti);
• le immagini vettoriali devono essere salvate .eps (con eventuali font convertite in tracciati)
* la scelta del .tiff a livelli o con trasparenza a discapito del file photoshop è prettamente per una questione di gestione dei Rip di stampa. Molti gestiscono il file .psd male creando un antialising nero intorno alle immagini a livelli e/o con trasparenze per una questione di mal scrittura del postscript cosa che invece non succede ai file .tiff
STEP 8: CONVERTIRE I TESTI IN TRACCIATO?
Dopo aver creato il “pacchetto” della lavorazione (con la cartella immagini e font):
• se si è utilizzato Illustrator, si salva il lavoro completo, poi si seleziona tutto e si converte in tracciati, si salva il pdf in alta, aggiungendo l’estensione “_HiRess”; una volta fatto questo, si annulla la conversione in tracciati e si salva una bassa risoluzione sempre in formato pdf inserendo l’estensione “_LowRess”.;
• Se si è utilizzato Indesign NON convertire in tracciato i testi, nel farlo si potrebbero perdere sottolineature, ombreggiature del testo, ecc …
STEP 9: CREAZIONE DEL PDF DI STAMPA
Anche sulla generazione del PDF ci possono essere più “scuole di pensiero”.
In base alla nostra esperienza e in quella dei nostri collaboratori, abbiamo creato due “JOB Options” che chiediamo di utilizzare per le conversioni in .pdf degli esecutivi che andranno in stampa:
• Job option per stampa digitale; (link per scaricarlo)
• Job option per stampa tradizionale. (link per scaricarlo)
STEP 10: VERIFICA PRELIMINARE DEL PDF DEFINITIVO DI STAMPA
Una volta generato il PDF procediamo con l’effettuare la “verifica preliminare” che consente di analizzare il contenuto di un PDF per stabilire la presenza di eventuali errori di impostazione del file per la stampa e per una serie di condizioni aggiuntive che possono essere impostate dall’utente.
Sebbene la verifica preliminare dia anche la possibilità di correggere alcuni errori, la nostra abitudine è quella di effettuare la correzione sul file di origine e NON sul PDF finale, affinché rimanga nel nostro archivio sempre la versione finale di qualsiasi esecutivo.
• Set Verifica preliminare per stampa digitale; (link per scaricarlo)
• Set Verifica preliminare per stampa tradizionale. (link per scaricarlo
Anche se altri software possono effettuare questo genere di verifica preliminare, chiediamo di utilizzare ADOBE ACROBAT con le nostre impostazioni finalizzate al corretto output,
e di allegare il report generato nel pacchetto dell’esecutivo stampa che sarà inviato al cliente finale.